Bando Imprese Storiche Verso il Futuro 2024 – Regione Lombardia

BENEFICIARI

Potranno presentare domanda le imprese lombarde in possesso dei seguenti requisiti:

  1. essere iscritte nell’elenco regionale delle attività storiche e di tradizione di cui all’art. 148 ter della legge regionale 6/2010;
  2. avere la sede legale e/o operativa oggetto di intervento sul presente bando iscritta e attiva al Registro Imprese delle Camere di Commercio della Lombardia.
PROGETTI AMMISSIBILI

Sono ammissibili al cofinanziamento investimenti per le seguenti tipologie di progetto:

1. RICAMBIO GENERAZIONALE E TRASMISSIONE DI IMPRESA

  1. Formazione per la trasmissione delle competenze rivolta ai titolari/gestori delle attività storiche e di tradizione, agli imprenditori subentranti nell’attività, ai giovani che intendono rilevare le attività storiche e di tradizione.
  2. Consulenza organizzativa, finanziaria, commerciale e tecnica per l’avvio del programma di ricambio generazionale.
  3. Formazione specifica per lo sviluppo e il consolidamento delle competenze digitali.

2. RIQUALIFICAZIONE DELL’UNITÀ LOCALE DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ

  1. Rinnovo degli spazi (compreso l’ampliamento in locali attigui, purché riconducibili alla medesima unità locale) e degli allestimenti per migliorare la funzionalità e l’attrattività. Le attività riconosciute come negozio-locale-bottega storica e insegna storica e di tradizione devono mantenere le qualità strutturali, le caratteristiche storiche e l’impatto visivo originario di locali e arredi, anche a seguito dell’intervento di rinnovo.
  2. Introduzione di tecnologie e impianti innovativi, inclusi quelli per la riqualificazione energetica e il miglioramento della sostenibilità ambientale.
  3. Progetti finalizzati ad accrescere l’attrattività dei centri urbani e degli addensamenti dei luoghi storici del commercio.

3. RESTAURO E CONSERVAZIONE

  1. Restauro e conservazione di strutture (soffitti, pavimenti, eventuali affreschi, …) di particolare interesse storico, culturale, artistico, architettonico presenti all’interno dell’unità locale.
  2. Restauro e conservazione di arredi mobili storici e/o di pregio, di insegne storiche e/o di pregio, di vetrine di pregio per il fronte stradale.
  3. Restauro e conservazione di attrezzi, utensili e macchinari di particolare pregio e/o riferiti a tecniche di produzione tradizionali, inclusi interventi di “revamping”.

4. INNOVAZIONE

  1. Progetti innovativi destinati al miglioramento dei processi, dei prodotti e dei servizi offerti dalla storica attività.
  2. Progetti di manifattura innovativa.
  3. Introduzione di soluzioni digitali per la gestione del magazzino.
  4. Acquisto e implementazione di soluzioni ad alto impatto innovativo e tecnologico per l’artigianato digitale.
  5. Progetti di sviluppo di servizi condivisi tra due o più attività storiche e di tradizione (es. consegne).

Gli interventi devono essere realizzati unicamente presso l’unità locale riconosciuta e iscritta nell’elenco regionale delle attività storiche e di tradizione.
Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo. In presenza di più unità locali riconosciute e iscritte nell’elenco regionale, l’impresa dovrà indicare la sede oggetto dell’intervento.
La domanda può riguardare progetti relativi a uno o più degli ambiti di intervento previsti.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammesse a contributo le spese in conto capitale per l’acquisto e relativa installazione (ivi compresi montaggio e trasporto) al netto dell’IVA elencate di seguito:

  1. allestimenti, attrezzature, arredi funzionali alla riqualificazione dell’unità locale;
  2. interventi innovativi di efficientamento energetico (coibentazione, sostituzione di serramenti, climatizzazione e riscaldamento, mediante l’utilizzo di materiali, prodotti e tecnologie innovative);
  3. realizzazione o rifacimento di impianti (elettrico, termico, idrico, di sicurezza, di domotica, di robotica…);
  4. opere murarie e assimilate, funzionali a interventi di riqualificazione, restauro e conservazione;
  5. acquisto di software (licenze per programmi e piattaforme e-commerce…);
  6. installazione di connettività dedicata;
  7. interventi di restauro e/o conservazione di decori, di arredi mobili storici e/o di pregio, di insegne storiche e/o di pregio, di vetrine di pregio per il fronte stradale, di attrezzi, utensili e macchinari di particolare pregio e/o riferiti a tecniche di produzione tradizionali, compresi interventi di revamping;
  8. acquisto di soluzioni e sistemi digitali per l’organizzazione del back-end;
  9. acquisto di soluzioni e sistemi digitali a supporto dell’omnicanalità e per lo sviluppo di servizi di front-end e customer experience nel punto vendita;
  10. acquisto di tecnologie e/o soluzioni digitali per l’integrazione tra saper fare tradizionale e innovazione dei processi produttivi;
  11. acquisto e messa in opera, nelle unità locali di svolgimento dell’attività, di allestimenti relativi a progetti finalizzati ad accrescere l’attrattività dei centri urbani e degli addensamenti dei luoghi storici del commercio.

Possono essere ricomprese nel budget di progetto le spese in conto corrente al netto dell’IVA elencate di seguito:

  1. spese per attività formativa, di aggiornamento professionale e manageriale;
  2. spese per servizi di consulenza (organizzativa, finanziaria, commerciale, tecnica, di comunicazione, di progettazione degli interventi, ecc).

Non sono ammessi a contributo interventi di semplice manutenzione ordinaria e adeguamenti previsti dalla legge delle unità locali sedi delle attività storiche.
L’agevolazione è concessa a fronte di un budget di spesa liberamente composto da spese in conto capitale e spese di parte corrente, con un minimo di spese in conto capitale pari al 50% del totale.
Laddove le spese di parte corrente fossero superiori al 50%, queste saranno considerate non ammissibili per la parte eccedente il 50% e, nel caso ciò impattasse sull’agevolazione concedibile, questa sarà ridotta di conseguenza.
Sono ammessi anche progetti che prevedano esclusivamente spese in conto capitale.
Le spese dovranno essere fatturate (fa fede la data di emissione della fattura) a partire dal 4 marzo 2024 ed entro e non oltre il 31 dicembre 2025.
Non sono ammissibili le spese sostenute a valere su contratti di locazione finanziaria (leasing).

AGEVOLAZIONE

Contributo a fondo perduto pari al massimo del 50% delle sole spese considerate ammissibili al netto di IVA.
Il contributo è concesso nel limite massimo di 30.000,00 euro e l’investimento minimo è fissato in 5.000,00 euro al netto di IVA.

TEMPISTICHE

Presentazione domande dalle ore 12.00 dell’8 aprile 2024 ed entro le ore 12.00 del 31 maggio 2024.
L’assegnazione del contributo avverrà sulla base di una procedura valutativa con graduatoria finale.